Mondonio

Ultima modifica 19 dicembre 2017

Mondonio è sì una frazione di Castelnuovo, ma è in una situazione tutta particolare: è stato comune fino al 1929. Quando il governo per economia, soppresse molti piccoli comuni, aggregò Pino e Mondonio a Castelnuovo. Nel 1946, terminato il regime fascista, si ricostruirono molti dei comuni soppressi, tra cui Pino d'Asti, ma non Mondonio, benché le sue campagne avessero già squillato a festa. Ora diciamo che è amministrato dal Consiglio Comunale di Castelnuovo, poiché quelli di Mondonio conservaro la loro dignità e non diranno mai «Sono di Castelnuovo», ma sempre «Sono di Mondonio». In effetti hanno la parrocchia, hanno la loro bella lapide per i loro Caduti, il loro cimitero, il castello e fino all'anno scorso avevano la loro scuoletta. Si noti la stranezza: mentre la parrocchia di Castelnuovo fa parte della diocesi di Torino, quella di Mondonio fece sempre parte della diocesi di Asti. La chiesa è dedicata a San Giacomo il Maggiore, ma i Parrocchiani per vecchia tradizione celebrano la festa patronale in ottobre in onore della Madonna del Rosario.
Da qualche anno Mondonio ha aggiunto al proprio nome quello di San Domenico Savio, orgogliosi del loro piccolo Santo, che visse e morì nella sua casa di Mondonio e rimase sepolto in quel cimitero, finché i Salesiani lo vollero accanto a Don Bosco, nella basilica di Maria Ausiliatrice. Mondonio lo considerò un affronto, ma ormai Domenico Savio non appartiene più alla borgata, ma alla Cristianità.


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